Una nuova esperienza al Teatro Labile con le Bio-merende artistiche per famiglie: uno spasso!
Così mi viene da sintetizzare il pomeriggio di sabato scorso. Questa volta eravamo tantissimi, con tanto di telefonate arrivate all’ultimo istante per prenotare. All’inizio ho anche provato ad obiettare “No, mi spiace, siamo al completo, la merenda è già prenotata, lo spazio è limitato…”, ma come si fa a dire di no a mamme e papà che oggi volevano venire proprio lì da te a fare questa cosa divertentissima?! Così con una catena di telefonate e rapide consultazioni siamo riusciti a dire di sì a tutti: ognuno ha avuto la sua merenda grazie agli amici di GingerLab e noi ci siamo stretti per fare posto anche agli ultimi arrivati.Del resto questa volta diversi aspetti sono stati sperimentali e noi stessi abbiamo fatto attendere un po’ prima di iniziare, ma mi sembra che tutti ci abbiano perdonato! Ad attenderci questa volta c’era una porta. Sì una porta, come alcuni bimbi hanno subito capito, ma non una porta qualunque, bensì quella di San Ranieri della Cattedrale di Pisa, realizzata in bronzo da Bonanno Pisano tantissimo tempo fa. Mi ha sempre emozionato molto perché ci si può perdere ad osservarla: è un insieme di storie raccontate minutamente con dettagli buffi e per niente scontati, da rimirare e comprendere. È quello che abbiamo fatto sabato insieme, sedendoci a terra sui cuscini e osservando i riquadri ingranditi della porta proiettati sulla parete: abbiamo capito che si tratta delle storie di un signore, prima bambino, che si chiama Gesù e ne abbiamo raccontata qualcuna. Abbiamo anche scoperto che quella copertina che Gesù adulto si porta addosso in realtà è il modo che ha usato Bonanno per raffigurare l’acqua di un fiume con le sue onde, davvero strano! Però questo ci ha dato qualche idea… Come al solito infatti dopo aver osservato e ascoltato arriva il momento di fare. I genitori mettono via le loro tisane ed eccoli pronti, tutti sparsi nella sala di Teatro Labile, ognuno col suo angolino operativo, pronti a dare vita alla propria storia su supporto di cartone e carta colorata da ritagliare.
Non ci sono particolari regole da seguire, abbiamo semplicemente la possibilità di sperimentare e creare quel che ci viene in mente in quel momento con carta di diverso tipo e colore, qualche filo di lana, carta di giornale, ma soprattutto la nostra fantasia. Quel che renderà tutto unico e speciale non è infatti la singola creazione di ognuno di noi, quanto piuttosto l’assemblaggio con il lavoro degli altri…
È un’altra delle trovate che ho imparato da Artebambini e metterla in pratica con così tanti bimbi è stato davvero divertente e anche un po’ sorprendente. Non è stato semplice pungolare tutte quelle apine operaie all’opera perché concludessero il loro lavoro, ma finalmente siamo riusciti a concludere e la magia ha avuto inizio!
Tutti distesi di fronte alla loro storia infinita, i bambini hanno aperto occhi ed orecchie e il racconto ha avuto inizio: abbiamo incontrato cavalieri giganti pronti a conquistare diamanti preziosi per fanciulle dai capelli turchini che con la bacchetta magica hanno trasformato il nemico in vermiciattoli impauriti, corsi a rifugiarsi in castelli a forma di gatto che sono poi andati a fuoco, ma che si sono salvati grazie a un libro…e auto rosso fiammante sfrecciare tra montagne innevate che raggiungono il loro albero di Natale o si tuffano in un mare pieno di pesci e meduse urticanti…
Hai capito qualcosa? Forse no perché la nostra storia è un po’ così, estemporanea e mutevole mano a mano che la si racconta, tanto che una pioggia dorata può diventare una ciotola per cani o un castello rosa un muso di gatto…tutto però è accomunato da un’unica magia: stregare i bambini, orgogliosi della loro creazione che da sola ha un piccolo senso, ma insieme a quella degli altri diventa un avvincente intreccio! Dal singolo episodio a storie infinite… Alla fine sul pavimento sembrava avesse avuto luogo una cruenta battaglia: raramente è stato così gratificante sistemare e pulire!
Grazie bambini belli, il vostro coinvolgimento e la partecipazione dei vostri genitori mi ha emozionata sul serio!
Grazie a Sabrina di Teatro Labile, la padrona di casa che auguro a tutti di incontrare: generosità, professionalità, competenza e riflessi pronti ;-)
Tu non perderti la prossima merenda!