Ricordi che sabato scorso era in programma il primo family tour della Piccola Gerbera a Cascina (PI)? Ti racconto come è andata, così puoi decidere di partecipare la prossima volta :-)
Quando ho deciso di cominciare a sfruttare la mia abilitazione a guida turistica anche nei piccoli centri vicino casa, ho subito pensato a Cascina in provincia di Pisa, un borgo davvero sottovalutato eppure incantevole con i suoi portici e il suo corso pedonale, le torri e i resti di mura, l’antica pieve e un gioiello sopra tutti: l’oratorio di San Giovanni con un ciclo di affreschi del 1398.Come declinare questa meta in chiave family friendly?
Se hai già letto altri miei post sull’argomento, saprai che uno dei miei punti fermi quando si tratta di bambini è la brevità. Inutile tempestarli di luoghi, immagini e stimoli, disorientandoli e rischiando di annoiarli, meglio concentrarsi su poche e meritevoli cose e lasciare che qualche fiore sbocci spontaneo. Questo è un po’ quello che è accaduto sabato 20 febbraio. Ho incontrato le famiglie, poche ma fedeli, sotto la torre dell’orologio, dove già gli osservatori più acuti hanno cominciato a notare particolari curiosi. Da lì ha avuto inizio il nostro viaggio nel tempo: incoraggiati da un buon esercizio di immaginazione, abbiamo sperimentato cosa significa passeggiare in un centro medievale, con un gran via vai di persone e animali per la strada e il rischio continuo che qualcosa di sgradevole cascasse sopra le nostre teste, gettato dalle finestre delle case! Meno male che ci sono i portici protetti, che ci hanno consentito di arrivare sicuri al limite della città, con le antiche torri e i resti di mura, per poi rifugiarci nel piccolo oratorio di San Giovanni dove il più piccino di tutti, il nostro Zeno, ci ha dato una gran lezione di osservazione: in silenzio, al centro dell’aula, ha iniziato a guardarsi intorno con fare attento e curioso.
Abbiamo provato a imitarlo e così abbiamo scoperto una quantità sorprendente di personaggi che ci stavano fissando dalle pareti: abbiamo simpatizzato con le avventure della principessa Caterina, capace di mettere a tacere 100 saggi, come il nonno di Filippo, pur di restare fedele alle proprie convinzioni; abbiamo conosciuto quel gigante di Reprobo, che dopo aver portato sulle spalle un bambino che diventava di istante in istante sempre più pesante – come ha egregiamente rappresentato per noi il papà di Zeno – ha cambiato il suo nome in Cristoforo; abbiamo ammirato l’eleganza di Giorgio e il suo coraggio nell’addomesticare il temibile drago…infine abbiamo scoperto il responsabile di tutti quei dipinti sulle pareti, il cavaliere Bartolo Palmieri, e insieme abbiamo risolto un piccolo quesito finale!
Che avventura questo viaggio! E in men che non si dica, guidati dai capifila Theo e Piero, siamo arrivati alla Libreria Arturo Gini Giacomina, dove ad aspettarci abbiamo trovato il nostro libro fisarmonica tutto da illustrare.Confesso che non è stato semplice: l’avventura aveva stancato un po’ tutti e in libreria c’erano davvero tanti stimoli a distrarci, ma alla fine, con astuzia e spensieratezza ognuno ha completato la propria personale storia, ispirata per lo più, indovinate un po’? Allo spaventoso drago incontrato in San Giovanni. Un esperimento a cui tenevo tanto e che mi ha dato moltissimi spunti per testare presto nuove mete, con qualche dettaglio da perfezionare e migliorare.
Grazie alle mie guide, i bambini che mi seguono con curiosità ed esigente interesse ad ogni occasione; ai genitori che non si sottraggono al confronto e anzi son prodighi di consigli e incoraggiamenti; ai nonni saggi che hanno fatto da spalla aggiungendo quesiti e prestandosi a paragoni audaci.
Io sono già in fermento per il prossimo family tour. E tu? Ci sarai?