Ti piace andare per città d’arte ma con i bambini ti sembra faticoso e stancante? Ti do qualche spunto per rendere le visite gradevoli e divertenti per tutti.
Prima di diventare mamma o papà approfittavi di ogni weekend libero per una mini vacanza: una città d’arte, eventi culturali ed enograstronomici, piccoli borghi da esplorare.
Poi è arrivata lei/lui o addirittura loro e tu ti sei detto: ah, mica mi fermo! Però, PERÒ, più i piccoli crescono, più diventano esigenti e non si lasciano trascinare tanto facilmente in qualunque luogo e occasione piaccia a te. Non serve che te lo dica io.
Certo, le escursioni in mezzo alla natura sono di più facile coinvolgimento, ma tu non vuoi rinunciare alle (una volta) consuete esplorazioni culturali.
Probabilmente hai già il tuo asso nella manica che ti giochi ad ogni occasione necessaria, ma qualche spunto in più può essere utile anche a te.
Strategie semplici ma efficaci per memorabili visite in città d’arte
1. Partiamo dal consiglio più basico, che probabilmente già metti in atto.
Quando programmi la vostra escursione in città (parlo sempre di città, ma vale anche per piccoli borghi o altri luoghi che intendi visitare), fai attenzione ad alternare i momenti di visita vera e propria (la chiesa, il castello, il museo ecc.) ad altri di movimento che consentano maggiore libertà motoria: la corsa in piazza o la sosta al parco cittadino per esempio.
Se vi siete appena concessi una passeggiata tra palazzi storici con breve tappa al Museo Archeologico, sarà più che utile e anzi necessario un momento di sfogo nel luogo che riterrai più adatto al tuo bambino.
2. Se ti stai già chiedendo “Museo Archeologico?! Ma come lo coinvolgo lì dentro?”, mi sento di dirti subito di entrarci solo se a monte c’è un reale interesse, tuo o del bambino. E quando dico interesse intendo che può essere anche soltanto potenziale, cioè sai che potrà interessare uno dei due o entrambi, ma ancora non ne hai fatto esperienza diretta: sicuramente vale la pena provare!
Ho fatto l’esempio del Museo Archeologico ma potrebbe essere quello di Arte contemporanea o medievale o della città o della moda o delle pipe (esistono davvero musei di ogni genere!). Il punto è: come visitare il museo con i bambini? Ti rimando direttamente a un mio vecchio post in cui ho affrontato l’argomento dando qualche suggerimento spicciolo, lo trovi cliccando qui.
3. Ti piace raccontare storie? Chissà quante ne leggi alla tua bimba e chissà se ne inventi di sana pianta insieme a lei. Questa può essere l’occasione giusta per fare entrambe le cose.
Se hai a disposizione una guida per bambini o hai trovato qualche risorsa utile sul web, probabilmente hai una storia bell’e pronta da raccontare, in caso contrario puoi leggere qualche informazione sul luogo che state per visitare e costruirci tu una piccola storia intorno, la protagonista potrebbe essere proprio la tua bimba e le avventure da lei vissute, con riferimenti alla realtà calata nel posto in cui vi trovate. Per esempio invéntati una duchessa che porti proprio il suo nome e visitate i luoghi dove ha vissuto e dove sono accadute cose reali o semplicemente verosimili, per aggiungere pepe alla storia: “In questo palazzo la duchessa Carolina amava non perdersi neanche un tramonto osservandolo dalla terrazza posta ad ovest. Andiamo a cercarla!”.
Sia che si tratti di una storia inventata da te o che tu la stia leggendo su qualche guida, associa dettagli o particolari visivi da andare a cercare insieme; potete vedere anche alcune foto sul telefono in anteprima e trovare poi i particolari dal vivo e commentarli insieme. Una specie di caccia al tesoro: a te decidere quale è il tesoro (una gustosa merenda finale?).
4. Visitare una città può anche essere un modo per giocare insieme. Se il tuo bambino sa scrivere potete usare le lettere dell’alfabeto come filo conduttore del gioco e sfidarvi in una gara per trovare il maggior numero di cose che iniziano per la lettera scelta di volta in volta.
Per esempio andiamo a visitare il Castello del borgo e scegliamo dunque la C: troviamo il Cancello, il Cordolo del marciapiede, il Cortile, il Cielo che si vede dal cortile, le Colonne della sala più preziosa, i Capitelli delle colonne e così via, il grado di approfondimento lo scegliete voi. Sarà un modo efficace per allenare lo spirito d’osservazione di tutti e imparare anche qualche termine nuovo. A te scegliere se giocare davvero o dare un po’ di vantaggio al tuo bimbo!
Una variante per i più piccoli può essere legata ai colori. Per esempio scegliamo il giallo e ad ogni sosta cerchiamo il maggior numero possibile di oggetti gialli, secondo lo stesso principio suggerito sopra.
5. Sai che in alcune città esistono guide turistiche specializzate nel condurre in visita famiglie con bambini?
Il mio consiglio è di fare una ricerca prima della partenza e capire quali sono le guide cosiddette kids o family friendly e contattarle per un preventivo. Ricordati di assicurarti che siano guide abilitate, cioè che abbiano un patentino che le autorizzi ad esercitare. Se poi vuoi un consiglio personalizzato in merito a una città o una guida che hai individuato prova a scrivermi e ti aiuterò volentieri se sono in grado!
Esistono poi visite guidate da svolgere in gruppo con altre famiglie, basta guardare sul calendario e individuare la data che fa per voi.
Io conosco per esempio i bellissimi Safari Urbani, un progetto che interessa diverse città d’Italia (e altre sono in arrivo…resta in attesa!) mettendo in scena vere e proprie visite interattive per tutta la famiglia con il coinvolgimento diretto dei bambini. Puoi leggere tutti i dettagli sulla loro pagina facebook, te li consiglio caldamente.
Una sorta di catalogo di visite per bambini lo trovi anche nell’apposita sezione di Mamma Cult, un portale dedicato alle attività per bambini.