Un nuovo post della serie Racconti d’Arte dedicata ai bambini. Qui puoi trovare alcune indicazioni per leggerlo nella maniera più corretta.
Una storia non nuova raccontata a colori: la gloria di Maria su una monumentale vetrata istoriata.
Questa è la storia di Maria, quella stessa Maria che, ancora fanciulla, è stata protagonista di altri nostri racconti (Storia di un annuncio, Un fumetto in una porta e Un trittico di racconti). Per la verità alcuni episodi di questa vicenda li abbiamo narrati proprio di recente, ma le nostre storie (mie e tue) hanno qualcosa di diverso ogni volta e cioè il modo in cui sono raccontate: su pietra, su muro, su avorio, su tavola, su tela, su pergamena, su legno e, questa volta, su vetro.
Una vetrata monumentale
Scopriamo dimensioni e collocazione della singolare finestra colorata.
Proprio così, quello che vedi qui sopra non è un grande dipinto tondo ma una grandissima vetrata colorata. E quando dico grandissima intendo dire che per raggiungere la sua altezza dovresti mettere più di tre persone in piedi una sopra l’altra, perché è alta ben sei metri.
Del resto è normale che sia monumentale se pensi che è una finestra del duomo di Siena, una chiesa molto antica e ricca di tesori, nonché di dimensioni enormi! Se entri nella chiesa dovrai percorrere tutta la navata e alzare lo sguardo in alto, in fondo all’abside, cioè la parte terminale dell’edificio, per vedere la vetrata tonda in tutto il suo splendore: nelle giornate di sole la luce illumina l’interno del duomo attraversando i vetri colorati dell’insolita finestra, uno spettacolo unico!
Oggi hai anche la fortuna di poterla vedere da vicino se vuoi, visto che dopo il restauro è stata collocata nel Museo dell’Opera del Duomo e ci si può avvicinare come mai prima d’ora, mentre in chiesa è visibile una copia.
Ora possiamo fingere di essere nel museo e guardare la vetrata così da vicino da distinguere non solo ogni scena ma anche le singole decorazioni. Qui puoi trovare l‘ingrandimento della foto per non perderti neanche un particolare.
Brutte notizie
La storia ha inizio con un momento triste, ma non durerà a lungo.
La parte più bassa della vetrata inizia dalla fine: Maria è morta ed è distesa su un letto che non sembra molto comodo, assomiglia piuttosto a una cassa decorata a losanghe (così si chiamano quelle specie di rombi). Il suo mantello è blu, come sempre, e le sue mani sono incrociate sul ventre mentre tutt’intorno gli apostoli, cioè gli amici di suo figlio Gesù, si stanno preparando a sollevarla con un lenzuolo bianco, probabilmente per metterla nella tomba.
Sono tutti molto tristi per quello che è successo e dalla foto possiamo immaginarlo grazie soprattutto alla postura di corpi e volti, tutti chini verso Maria. Se però guardi un ingrandimento dell’immagine o ancora meglio se vedi la vetrata dal vivo, puoi notare che sono visibili anche i lineamenti dei volti e sono davvero tristi!
Forse ti stai chiedendo come mai i lineamenti si notano così poco: la risposta è che Duccio di Buoninsegna, il pittore che quasi 750 anni fa ha realizzato il disegno di questa vetrata, dopo che il maestro vetraio ha fuso e assemblato tutti i pezzi di vetro colorato, ha voluto dare un ultimo ritocco disegnando di persona con il pennello proprio i visi ed altri particolari. Questi ritocchi non si sono conservati così bene come il resto e sono molto più leggeri e meno visibili a distanza.
Avrai notato anche che i personaggi hanno un disco giallo intorno alla testa. Quella è l’aureola, cioè un’aura di luce che splende dal volto dei santi. Se guardi bene forse noti che ritto in piedi al centro c’è qualcuno che ha un’aureola un po’ diversa, gialla e rossa con l’immagine di una croce: non è un apostolo ma Gesù in persona, tornato per benedire la sua mamma, come vediamo dal gesto della mano destra. Forse vuole aiutare gli apostoli a deporla nella tomba?
Nei due spicchi laterali invece due signori sono seduti su un trono intenti a scrivere su una striscia di carta: sono due Evangelisti, cioè quelli che hanno scritto il Vangelo con le storie di Gesù. A sinistra Luca con un toro con tanto di ali e a destra Marco con un leone alato.
Sua maestà la mandorla
Ti spiego cosa c’entra una mandorla in questa storia e cosa accade a Maria.
La vera protagonista di tutta la finestra però, quella che vedi anche da lontano perché si trova perfettamente al centro, lo sai chi è? Sì Maria, ok, ma più precisamente direi una mandorla!
E cioè?
Maria è seduta con le mani giunte ed è fissa e immobile mentre quattro angeli ai lati la sollevano, o meglio non sollevano direttamente lei ma proprio la mandorla entro cui è posta. Si chiama così perché in effetti assomiglia un po’ alla forma della mandorla che si mangia e qui serve a incorniciare Maria e ricordarci quello che sta avvenendo: gli apostoli hanno pianto la sua morte, ma non verrà celebrato nessun funerale e il suo corpo non sarà sepolto perché Maria viene assunta in cielo, cioè sale trasportata dagli angeli direttamente in Paradiso.
Hai presente quando il 15 agosto si va tutti in vacanza o si fa qualcosa di speciale perché è festa? Ecco, quel giorno lì chi crede nella storia di Gesù festeggia l’Assunzione di Maria in cielo.
Accanto a questa scena puoi vedere quattro uomini in piedi, due a sinistra e due a destra: sono i santi — come intuiamo dalle aureole — protettori di Siena, cioè Bartolomeo, Ansano, Crescenzio e Savino. Sono lì a dare man forte alla Madonna, per aiutarla cioè a proteggere tutti i fedeli della città.
Un trono per due
Maria e Gesù di nuovo insieme festeggiano un evento solenne.
Ma cosa andrà a fare Maria in Paradiso accompagnata dagli angeli? Lo capiamo dalla parte alta della finestra, dove troviamo la Madonna seduta su un larghissimo trono con la testa abbassata mentre al suo fianco Gesù, che abitava in cielo già da un po’ e la stava aspettando, le posa una corona sulla testa per proclamarla regina del cielo.
Tutt’intorno gli angeli si appoggiano al trono, sbirciano, si affacciano con discrezione: sono proprio felici per quello che sta accadendo perché davvero tutti la aspettavano!
E ai lati gli ultimi due spicchi della finestra ci mostrano altri due Evangelisti seduti sui loro troni: a sinistra Giovanni con un’aquila e a destra Matteo accompagnato da un angelo che regge il foglio su cui l’Evangelista scrive. In effetti sembra averne bisogno perché sia lui che Giovanni hanno la testa girata all’indietro, anche loro incuriositi ma soprattutto partecipi della scena centrale: Maria incoronata regina da Gesù.
Cornicette a volontà
E per finire una piccola rassegna di variegate cornici colorate.
Di questa grande vetrata tonda però, oltre ai personaggi e alla storia che racconta, c’è una cosa che forse ha già attirato la tua attenzione: ogni scena e ogni figura sono circondati da una cornice diversa per colore e per forma.
Cerchi verdi e gialli, fiori gialli e azzurri, losanghe gialle e rosse, rosette verdi e gialle…la rassegna continuala tu! E anzi, se va ancora di moda riempire i quaderni di cornicette questa è l’occasione giusta per trarre un po’ di ispirazione. Lo farai?
Per l’adulto che legge
Osservare da vicino questa grande vetrata è davvero suggestivo e del resto la visita di tutto il complesso del duomo di Siena e del relativo museo lo sono. Puoi dare un’occhiata al sito web del museo e se poi hai occasione di farci una visita te lo consiglio vivamente!
Qui invece puoi trovare un video sulla vetrata, con il commento di Philippe Daverio (la prima parte del video è un servizio più datato), che permette di osservare nel dettaglio molti particolari e offre un approfondimento alla portata di tutti. Buona visione!
Photo credits: Foto di José Luiz, CC BY-SA 4.0, File originale qui