Da tempo seguo con interesse le attività di Artebambini, una casa editrice per bambini e ragazzi che si occupa anche di didattica creativa. Li ho inseguiti a lungo tra Pisa Book Festival, Bologna Children’s Book Fair e Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art, dove gestiscono lo Spazio Lop Lop.
A inizio estate, in prospettiva di una personale lunga stagione di programmazione, studio e approfondimento mi sono decisa: è giunto il momento di toccare con mano! E così il 12 e 13 luglio ho raggiunto Sarmede, “il paese della fiaba” in provincia di Treviso, per immergermi in una dimensione di vera magia che mi ha regalato moltissimi spunti, idee, carica e voglia di continuare a sperimentare, progettare, fare.
In programma era un corso di aggiornamento dal titolo decisamente accattivante: Fantastica…mente. Scoprire Munari, Rodari e Lionni tra narrazione, design e gioco.
La brochure illustrativa recitava: “rivolto a insegnanti, bibliotecari, librai, genitori”. E qui il primo dubbio: a che titolo ci vado?! Non sono un insegnante e decisamente neanche un bibliotecario o un libraio e, ehm, neanche un genitore! Ma il timore di sentirmi fuori luogo, rafforzato dalle prime presentazioni a inizio corso (“sono insegnante elementare”, “sono insegnante d’asilo e mamma”, “sono bibliotecaria” – sì, eravamo tutte donne! meno uno…), ha iniziato a scemare in primo luogo quando ho esordito con un timido “sono storica dell’arte e operatrice museale, organizzo laboratori per bambini…” e intorno a me si sono levati delicati “ooooh” di interesse (grazie o tutte voi donne partecipi e curiose!), in secondo luogo quando abbiamo iniziato concretamente a fare!
La serafica ironia e la visione limpida della nostra guida Mauro Speraggi hanno reso le ore di sperimentazione e apprendimento estremamente piacevoli, confermando – se ne avessi avuto bisogno – che davvero “le parole si dimenticano, l’esperienza no”.
Tra sciarade figurate e letterarie, strappi alla regola e storie infinite, la magia della creazione ha avvolto ogni cosa e ancora una volta mi ha indicato un innegabile prodigio:
non importa quanto negati ci possiamo sentire di fronte a un foglio bianco e una matita in mano, strumenti inusuali e spunti appropriati sprigionano la creatività di ciascuno di noi con sorpresa, fascino e spesso grande soddisfazione! E se questo funziona con un adulto immaginiamo cosa potrà accadere con il candore e la spontaneità di un bambino.
Un grazie ad Artebambini per l’iniezione di energia e la profusione di idee che mi ha regalato, agli altri partecipanti – perché il confronto e l’esempio valgono forse più di tanti insegnamenti, infine ai grandi maestri del passato che non cessano di testimoniare la loro attualità: Bruno Munari, Gianni Rodari e Leo Lionni. Grazie!