Chi entra nel negozio di giocattoli in via Rigattieri a Pisa spesso non sa che oltre il bancone, dove finiscono i giocattoli e le buste colorate, inizia un luogo incantato che non è più negozio, ma è proprio un bosco, verdissimo e pieno di fiori, funghi, farfalle, coccinelle, orsetti occhieggianti che accolgono i bambini e talvolta le loro mamme. Perché qui si può entrare se si ha bisogno di allattare o cambiare il proprio bimbo, ma soprattutto durante la settimana avviene sempre qualcosa di divertente e davvero un po’ magico: storie raccontate ai bambini, momenti di intrattenimento, attività pratiche e manuali di vario genere.
Durante l’anno trascorso ho avuto il piacere di partecipare a diversi cicli di incontri. L’idea iniziale è partita in autunno, con un progetto piuttosto ambizioso: Giochiamo con l’arte! L’intento voleva essere avvicinare i bambini all’arte che li circonda nella loro città e, visto che svariate sono le occasioni per laboratori sull’arte contemporanea, ho pensato: perché non tentare col medioevo? Del resto è la mia formazione…proviamo a trasmettere la mia passione ai bambini.
Continuo a pensare che l’idea non fosse per niente male: una piccola introduzione visiva con l’ausilio di un proiettore ci permetteva di osservare una singola opera (la facciata della chiesa di San Pierino, il pulpito di Giovanni Pisano, la porta bronzea di Bonanno…), chiacchierarci un po’ su, da lì proseguire con un laboratorio pratico su aspetti inerenti quanto osservato (i colori, le espressioni del viso, gli animali, il fumetto…) e la realizzazione di qualcosa di concreto, come il piccolo quaderno dei colori, il quadretto delle espressioni coi sassi, il libro delle impronte ecc. ecc.
Ma le settimane dei bambini sono frenetiche quasi quanto quelle degli adulti, tra palestre, catechismo, allenamenti, insomma non semplice incastrare uno strano appuntamento con l’arte, medievale per giunta! Fortunatamente la scarsa partecipazione è stata compensata dalla qualità dei presenti, entusiasti, attenti e sapienti manipolatori, nonché saggi consiglieri…
Tra tutte le osservazioni non posso non ricordare la sapiente definizione di Pietro: “l’arte aiuta le persone a esprimere i propri sentimenti”. Ne esiste forse una migliore? Ancora vado ripetendola con grande gratitudine.
Archiviata l’esperienza, grazie alla disponibilità di Cettina, la titolare del negozio, con l’inverno abbiamo inaugurato una nuova vincente formula: brevi incontri il sabato pomeriggio su un tema accattivante, gli antichi mestieri!
Credo di aver capito almeno una cosa: ho inizialmente preteso di volare troppo alto senza fare i conti con tante, troppe variabili; come storica dell’arte mi sembrava naturale iniziare da un progetto che avesse l’arte come fulcro e punto di partenza. E invece ho scoperto che l’esercizio della manualità, obiettivi pratici e concreti come la realizzazione di un cestino o di un quaderno, l’incoraggiamento alla scelta di materiali e colori, sono tutte tappe di un avvicinamento all’espressione creativa e di un’educazione all’immagine che stimolano tantissimo i bambini e li rendono più ricettivi e aperti al nuovo, al diverso, al bello: non sono questi alcuni degli scopi dell’arte?
E così l’inverno è trascorso tra telai, rilegature, cesti, pseudo-miniature, stampe, aghi e filo e tanti, inaspettatamente davvero tanti bambini che si sono lasciati guidare e spesso mi hanno indicato come: fedelissimi sempre presenti, coppie di fratelli o addirittura terzetti che entravano chiedendo “oggi che si fa?”, bimbe timide all’apparenza che si rivelavano accorte lavoratrici, avventori occasionali pronti ad immergersi in situazioni nuove o al contrario timorosi e diffidenti, gruppi di amici che aumentavano di volta in volta…una comunità senz’altro variopinta.
Un’occasione unica per sperimentare, fare, osservare, grazie anche all’appoggio di Cettina e alla sua partecipazione attiva, nonché all’accoglienza del loro Bosco Magico, un posto realmente a misura di bambino dove sentirsi a casa!
Ecco alcuni ricordi delle nostre attività.