Domenica 17 aprile eravamo in tanti in Certosa, curiosi di conoscere ogni dettaglio della musica certosina. Vuoi sapere cosa è successo? Provo a raccontartelo.
L’attesa per un grande evento certosino per famiglie era ormai alle stelle: da ottobre 2015 le attività didattiche per bambini accompagnati dai loro genitori si sono fermate e nel frattempo si è andata creando una grande aspettativa per la primavera…aspettativa ripagata? Te lo potranno raccontare i numerosi partecipanti, io provo a farlo con queste poche righe.Mentre tutti ci credevano fermi, impegnati forse con le scuole o con altro, la macchina dell’organizzazione certosina procedeva paziente e decisa verso un nuovo ambizioso progetto: portare la musica in Certosa! Intendo la musica a misura di bambino, non semplicemente quella dei graditissimi concerti che spesso vengono ospitati nelle sale del monastero.
E chi altri avrebbe potuto occuparsene se non preparati ed esperti operatori di didattica della musica? Si chiamano Franco e Laure e fanno parte dell’associazione Orti Sonori di Pisa.
Un po’ impensieriti da questa scoperta, abbiamo iniziato il nostro viaggio in musica attratti da una melodia proveniente dal Capitolo della Certosa…proprio lì finalmente le nostre guide musicali Franco e Laure hanno iniziato a svelarci ogni segreto del canto certosino e la nostra avventura è davvero iniziata. Da quel punto si sono succeduti momenti di suggestivo silenzio sull’esempio dei monaci certosini e al seguito delle voci armoniose delle nostre guide, esperimenti con le note e un divertente bottigliofono che ci siamo contesi con pazienza e rispetto, filastrocche ritmate con mani e piedi in azione, prove di canto seduti proprio sul coro dei monaci e un gospel trascinante a cui nessuno ha saputo resistere!
Da ultimo il consueto laboratorio creativo con cui si concludono sempre le domeniche in famiglia alla Certosa: la trascrizione di una partitura musicale da personalizzare con i colori e la nostra fantasia. Non avrei mai creduto che scrivere la musica potesse essere così divertente!
I sorrisi dei genitori, i volti entusiasti dei bambini, i loro ringraziamenti, ma soprattutto la loro partecipazione non lasciano dubbi sul gradimento dell’esperienza. E per una volta anche io sono stata in parte spettatrice di un’esperienza davvero unica, che mi conferma quanto sia importante coinvolgere i bambini con competenza e professionalità, come hanno saputo fare gli amici di Orti Sonori: il gioco della musica può essere tale se iniziamo da subito. Ora sai anche a chi rivolgerti!
Che dici, facciamo il bis? Ci rivediamo e sentiamo a settembre in Certosa :)