Metti una domenica pomeriggio di fine vacanze natalizie, un piccolo paese della campagna pisana e uno spettacolo di teatro di figura per bambini: ecco combinati gli ingredienti per un’attesa e promettente esperienza da raccontare!
Proprio ieri, domenica 4 gennaio, al teatro comunale di Fauglia è stata inaugurata la nuova stagione (dopo trent’anni dall’ultima, che bella notizia!) con uno spettacolo dedicato ai bambini che da qualche tempo inseguivo senza riuscire ad acciuffare: Fratelli Applausi.
E così mi sono inoltrata nella campagna pisana, accompagnata da un sole pallido pronto a cedere il passo a una fitta ma discreta nebbiolina, per immergermi incuriosita in questo mondo del teatro di figura che conosco davvero molto poco…
Ripercorrendo la strada a ritroso a piedi, scopro che tutto il paese attende l’evento, con locandine affisse in ogni vetrina e gli occhi incuriositi degli anziani seduti al loro posto al bar…non resta che trovare la nostra poltrona in platea e attendere l’inizio dello spettacolo! Sorrido perché, nonostante la sala piena, la vista del palco è perfetta: immerse nell’odore di big bubble alla fragola, poche teste spuntano al di sopra delle poltrone e per ogni adulto stimo che ci siano almeno due bambini – che già hanno iniziato a chiedere “quando comincia?”, “che cosa è quello?”, riferendosi al piccolo teatro con tre poltrone numerate collocato sul palco.
Solo dopo il preambolo dell’autorità di turno, che legittimamente ci saluta e ringrazia – “ma quando comincia???” – le luci calano e la magia ha inizio. Che cosa è successo sul palco da allora non ve lo posso raccontare, perché sarebbe come svelarvi la trama di un film, un bel film, che non avrebbe poi lo stesso gusto sperimentato di persona. Vi voglio però raccontare cosa è successo nella sala in quell’ora scarsa di incanto e magia. Perché dopo un rispettoso e concentrato silenzio, necessario per comprendere quel che sta accadendo e familiarizzare con i personaggi in scena (sembra proprio che anche in quel teatro sul palco ci siano spettatori “come noi” pronti ad assistere a uno spettacolo), via via che lo show entra nel vivo e la musica riscalda l’atmosfera, si scatena un profluvio di considerazioni illuminanti, gridolini di compiacimento, richieste di chiarimento, scoppi di risa corali che attestano soltanto una cosa: missione compiuta! E come poteva essere altrimenti? Quando i personaggi in scena sono bellissimi – ridiamo valore a questo semplice inflazionato aggettivo: belli, bellissimi! – pupazzi artigianali, animati da mani disinvolte e vivaci, le accurate scenografie si trasformano per incanto con sapiente e sicura naturalezza sotto gli occhi attenti di un esigente pubblico, le musiche e le luci accompagnano ingegnosamente una storia antica e nuova allo stesso tempo, l’esito non può che essere un indubbio successo! Ecco cosa mi è piaciuto di più:
– far parte di un pubblico di bambini senza accompagnarne nessuno, bambina io stessa;
– il clima di febbrile attesa prima dell’inizio dello spettacolo;
– le scenografie mutevoli e incantatrici, dalle mani-onde del mare alle stelle luccicanti nel cielo scuro;
– la musica dotta e avvincente, perfetta per ogni momento (e il bambino alle mie spalle che riconosce “ma questa è un’opera!”);
– gli applausi lievi dei bambini, come quando da bambina applaudivamo con due dita in classe per non fare troppo rumore. Inseguite anche voi i Fratelli Applausi (Margherita Fantoni, Carlo Gambaro e Laura Landi, felice autrice di scene e pupazzi), con o senza bambini da accompagnare, ne vale la pena! E soprattutto portiamo i bambini a teatro, oltre che al museo ovviamente: conoscete altre compagnie e spettacoli pensati per loro?
Intanto godetevi il video promo dei Fratelli Applausi firmato Irene Poli