Il mondo immenso e colorato di Dania: intervista a un’illustratrice speciale

Abituatevi a questo aggettivo: speciale. Non riesco a non usarlo quando parlo di Dania. Come chi è Dania? Ve l’ho presentata quando vi ho raccontato del mio logo. Da allora ho avuto l’idea di farvela conoscere un po’ meglio, perché per me è prima di tutto un’amica, una persona sensibile e creativa, ma poi è anche un’illustratrice e una visual designer e credo che questo possa interessare a qualcun altro.
E così, cercando informazioni ufficiali per questo racconto-intervista, ho trovato una definizione di un collaboratore sul suo profilo linkedin che trovo quanto mai appropriata: “è una professionista molto ispirata, tecnicamente molto preparata, la sua presenza in un gruppo di lavoro porta il giusto mix tecnico-creativo”.

Ecco Dania: il suo mondo in una semplice immagine - Illustrazione di Dania Puggioni

Ecco Dania: il suo mondo in una semplice immagine – Illustrazione di Dania Puggioni

In effetti Dania non smette mai di cercare, informarsi, esercitarsi, ma è soprattutto particolarmente sensibile e intuitiva. Lo è da sempre, da quando è partita dalla sua isola, la Sardegna, per laurearsi in Bioteconologie mediche all’università Federico II di Napoli, e approdare poi – felice io! – a Pisa, per un perfezionamento in Biologia molecolare alla Scuola Normale Superiore. Che c’entra tutto questo con l’illustrazione?! Direte voi. Beh, se lo è chiesto anche lei a suo tempo, quando si è fatta strada la decisione di mollare tutto per dedicarsi alla sua vera passione e farla diventare una professione.

Qualche sera fa abbiamo cenato insieme e tra una chiacchiera e l’altra sono scappate anche alcune domande legate alla sua attività di illustratrice. Ho scoperto parecchie cose interessanti che non sapevo…

Dania, quando hai iniziato a disegnare?

Disegno da sempre, lo sai. Ho iniziato con i cartoni animati: quando stavo fuori a giocare usavo la pietra calcarea per disegnare sui muri, quando ero a casa disegnavo i cartoni, per esempio Creamy e Lady Oscar, perché erano romantici e perché c’erano tanti cavalli – e io amavo disegnare i cavalli in tutte le salse – oppure Hallo Spank, che non era granché simpatico ma era molto semplice da disegnare. E poi disegnavo la mia famiglia, i gatti…disegnavo sempre.

Sorpresa! Anche Spank è un illustratore! - Illustrazione dalla sigla iniziale del cartone animato

Sorpresa! Anche Spank è un illustratore! – Illustrazione dalla sigla iniziale del cartone animato

Dimmi qualcosa sulle tecniche che usi: da dove sei partita e cosa prediligi ora?

Ho iniziato con la matita e ho proseguito con il carboncino e la sanguinella, che mi permettevano di sfumare con le dita.
Poi ho fatto un corso di disegno con Luca Bellandi a Livorno. Mi è piaciuto tantissimo perché Luca sperimentava e giocava molto, ci faceva disegnare qualsiasi cosa accompagnati dalla musica. Io ero così intimidita che non parlavo mai…era tutto talmente bello che sono stata zitta per un anno e mezzo! Con lui ho imparato ad usare il gessetto e l’acquerello.
Un passo decisivo è stato poi iniziare a lavorare con la tavoletta grafica, utilizzando i vettoriali con tinte molto piatte.
Adesso invece combino tutto: mi piace la matita, la china e il digitale.

Dania persa tra le nuvole salvata dal disegno...  - Illustrazione di Dania Puggioni

Dania persa tra le nuvole salvata dal disegno… – Illustrazione di Dania Puggioni

E come combini le tecniche tradizionali con quelle digitali?

Disegno inizialmente sulla carta, poi scansiono l’immagine e la lavoro in digitale. In alcuni casi lavoro direttamente sul disegno a china mettendo il colore, in altri casi lo ricalco con tecniche pittoriche e lo coloro. Utilizzo tanto anche le texture e i pattern, che danno effetti molto diversificati all’immagine, per esempio quello della carta invecchiata, sfumature di colore differenti…

Il giardino delle delizie - tecnica mista - Illustrazione di Dania Puggioni

Il giardino delle delizie – tecnica mista – Illustrazione di Dania Puggioni

Quali sono i tuoi modelli? Sono cambiati rispetto al passato?

È cambiato tutto! Quando ero piccolina il mio ero un disegno interiore che mi aiutava ad esprimermi e quando ho iniziato a realizzare illustrazioni per l’infanzia mi sono appoggiata a Roberto Amoroso, che mi ha aiutato a imparare le regole dell’editoria per bambini: insieme alla sua collega Luana mi ha mostrato le tecniche di colorazione. Passavo le ore a guardare come lavoravano: l’uso dei livelli, dei colori, le ombre ecc.
Adesso guardo agli illustratori concettuali, perché li adoro! Uno fra tutti Alessandro Gottardo: meraviglioso! Altri ne ho conosciuti grazie, ad esempio, all’editore Orecchio Acerbo e ai magazine online Frizzifrizzi e Tiragraffi.
Mi sono fatta una lista di illustratori ed ogni mattina vado a vedere cosa pubblicano, spesso visitando il loro profilo instagram, oppure, a seconda di quello che sto disegnando in quel periodo, mi riferisco all’uno o all’altro.

Alessandro Gottardo - illustrazione da "C'era una voce" ed. Topipittori

Alessandro Gottardo – illustrazione da “C’era una voce” ed. Topipittori

Ora una domanda un po’ impegnativa: qual è la caratteristica che ti rende unica?
[e qui Dania si ferma a riflettere, poi parte spedita]

Quello che mi rende unica è forse quel che è il mio pregio ma anche il mio difetto: non ho una formazione specifica, né uno stile preciso nel quale identificarmi. Questo però mi rende versatile. Da un lato avendo una formazione scientifica ho un approccio rigoroso all’illustrazione, dall’altro l’amore per il disegno mi porta a evolvermi continuamente, a ricercare e guardare altri illustratori che mi aiutino a migliorare.
Inoltre mi sono formata con l’illustrazione per bambini: questo mi ha aiutato a semplificare le cose e ad utilizzare bene i colori, per esempio, ma mi ha aiutato anche in altri ambiti, come quello della pubblicità.

La cellula staminale di Dania: non la adorate anche voi? - Illustrazione di Dania Puggioni

La cellula staminale di Dania: non la adorate anche voi? – Illustrazione di Dania Puggioni

Quali sono i tuoi obiettivi adesso?

Voglio diventare brava nell’illustrazione concettuale: mi piace leggere un articolo, una storia, il racconto di un evento e renderlo visivo attraverso una metafora illustrata. Questo mi piace tanto. Ed è soprattutto un bisogno personale di espressione: manipolare e interpretare la realtà.
D’altra parte vorrei unire i miei percorsi, la biologia molecolare e l’illustrazione: poter spiegare concetti complessi nell’ambito della salute, con immagini che rendano tutto molto comprensibile e chiaro è un obiettivo importante per me. Ed è più che altro un obiettivo ideale, perché credo che una persona consapevole possa scegliere il modo migliore per stare bene o per affrontare qualsiasi problema come una malattia o una patologia.

Lo sapete cosa è la celiachia? - Illustrazione di Dania Puggioni

Lo sapete cosa è la celiachia? – Illustrazione di Dania Puggioni

Ora lo posso confessare: è la mia prima intervista e non so dire chi delle due fosse la più emozionata all’inizio. Così al termine mi complimento con Dania per la sua capacità di sintesi e chiarezza e lei confessa: è l’anima sarda che è coincisa!
Smessi infine i panni ufficiali, ci lanciamo in un viaggio affascinantissimo nel suo vertiginoso mondo: le sue ultime creazioni e le sue ispirazioni, tra colori, texture e atmosfere incantevoli.
Io adoro Dania, per questo mi sono un po’ dilungata. Dite che ne è valsa la pena?
Potete vedere altri lavori di Dania e contattarla qui www.graphicdna.it.

p.s. Un doveroso ringraziamento al mio giornalista preferito Francesco Bondielli, che da navigato intervistatore mi ha generosamente svelato qualche segretissima tecnica :-)

2 commenti per “Il mondo immenso e colorato di Dania: intervista a un’illustratrice speciale

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